Abū Ḥafṣ ʿOmar al-Murtaḍā (in arabo أبو حفص المرتضى عمر بن أبي إبراهيم اسحاق بن يوسف بن عبد المؤمن?; ... – 1266) è stato un califfo berbero almohade, succedette ad Abū l-Ḥasan al-Saʿīd al-Muʿtaḍid, regnò su quanto sopravviveva dei domini almohadi, dal 1248 alla sua morte.
Durante il suo califfato, l'area del sotto il controllo almohade era ridotta alla sola regione di Marrakesh. Fu costretto a pagare tributi ai Merinidi per mantenere la pace. Fu spodestato nel 1266 dal cugino Abu l-'Ala al-Wathiq bi-llah Idris, che si proclamò califfo.
«Il califfo almohade Abū Ḥafṣ ʿOmar al-Murtaḍā indirizza a papa Innocenzo IV i suoi omaggi, promettendogli preghiere all'Altissimo perché gli conceda forza e spirito di sapienza onde mantenere pura la vera fede e combattere gli eretici. Il califfo si rivolge al papa riconoscendogli i titoli di «sovrano incontrastato della cristianità, rispettato dal popolo romano, capo del popolo cristiano, sul quale ha ricevuto in eredità la supremazia spirituale» e a lui augura dall'Onnipotente, nella formula iniziale di saluto, «il bene in questo mondo e nell'altro»